Come in una foto

By on

Passiamo la metà del tempo ad allontanarci. E l’altra metà a rimpiangerci.

Farci la guerra, mettere su muri – di silenzi, o di parole che si fanno ghiaccio, pietra – quanto ci piace a volte. Piantare un risentimento, e lasciare che questo si trasformi in rancore, e cresca, al punto da non riuscire più a estirparlo. Perché il risentimento fa compagnia e dà sempre ragione.

Più difficile guardarsi in faccia e guardarsi dentro, vedere di sé i vuoti e i pieni, le luci e le ombre, come in una foto.

Più difficile abbassare la guardia e le armi, e arrendersi all’imperfezione, nostra e di chi ci è vicino, arrendersi all’amore – l’amore quello senza condizioni, senza sconti, senza tare, perché prendere solo il buono è troppo facile, e anche ingiusto. Arrendersi alla vita, la vita che ci prende a schiaffi e a carezze e così ci rende tutti uguali: bicchieri di cristallo, meravigliosamente preziosi e fragili.

Io non sono perfetta, e allora perché dovresti esserlo tu. Di te accetto tutto quello che ti si è scolpito sul viso e nel cuore, le crepe, le ombre, gli errori, gli strappi, le delusioni: quelle che ci diamo a turno perché nessuno è esente dal deludere, nemmeno chi si crede infallibile. Ammesso che ci sia qualcuno talmente pazzo da pensare di esserlo: sempre nel giusto.

Giusto in tempo per inciampare, sulla vita.